California: Il Gigante Vitivinicolo degli Stati Uniti

I vini californiani hanno raggiunto fama globale solo negli ultimi decenni (notabilmente dopo il Giudizio di Parigi del 1976). Tuttavia, la storia vitivinicola dello stato risale a più di 200 anni fa. Le prime viti europee furono piantate qui nel XVIII secolo, mentre coloni e missionari si spostavano lungo la costa occidentale. Portarono con loro l'uva Mission – la varietà vinifera fondamentale anche per stabilire la viticoltura in America Centrale e del Sud. Sebbene oggi in California si trovino poche viti Mission, rimane una pietra miliare del vino californiano.

La prima metà del XX secolo portò guerra, Proibizionismo e Grande Depressione negli Stati Uniti. Questi eventi soffocarono l'industria vinicola nazionale. Solo dopo significativi sviluppi sociali, culturali ed economici seguiti alla Seconda Guerra Mondiale iniziarono i cambiamenti. Negli anni '70, i leader dell'industria vinicola californiana stimolarono una rinnovata passione per la vinificazione anche in altri stati americani, scatenando la rinascita vinicola nazionale. In questo periodo, si assistette a una proliferazione di nuove cantine di piccole dimensioni in tutto il paese e all'ampliamento delle operazioni più consolidate. Questo slancio è proseguito nel XXI secolo.

Oggi, la California ospita alcune delle più grandi aziende vinicole del mondo. È anche sede di numerose cantine boutique, alcune delle quali attraggono prezzi astronomici per i loro vini di culto. Sia attraverso la produzione di massa sia tramite la vinificazione artigianale di singoli vigneti, la California produce il 90 percento del vino americano. Fornisce anche oltre il 60 percento di tutto il vino consumato nel paese. Quasi 600.000.000 di galloni sono stati prodotti nel 2022.

Le varietà principali coltivate in California sono il Cabernet Sauvignon e lo Chardonnay. Una vasta gamma di viti europee tradizionali (Vitis vinifera) prosperano, tra cui Pinot Nero, Merlot e Syrah. Il Zinfandel può essere incluso in questa lista in quanto geneticamente identico al Tribidrag in Croazia e al Primitivo in Italia. Tra le varietà di uva bianca, il Sauvignon Blanc è un lontano secondo rispetto allo Chardonnay. Queste sono innestate su portainnesti americani resistenti alla fillossera. Meno noti sono gli ibridi americani/europei che producono vini principalmente per il consumo locale.

I vini spumanti vengono prodotti in quantità considerevole. Molte case di Champagne francesi hanno aperto cantine in California. Gli esempi più famosi sono Domaine Chandon di Moet & Chandon, Domaine Carneros di Taittinger, Roederer Estate nella Valle di Anderson e Mumm Napa nella Napa Valley.

I suoli e i climi variano sostanzialmente in tutta la California. Una complessa combinazione di variabili è in gioco, tra cui altitudine, latitudine e prossimità alle fresche acque del Pacifico. In estate, le fredde acque costiere del Pacifico aiutano a creare una nebbia lungo la costa. Man mano che l'aria nell'entroterra si riscalda e si solleva, la nebbia fredda viene aspirata per riempire lo spazio. In casi estremi, la nebbia è stata conosciuta per viaggiare fino a 160 km nell'entroterra, rinfrescando la terra mentre avanza.

Il terreno montuoso tra un vigneto e il Pacifico limita l'influenza del clima marittimo. Questa relazione può variare ampiamente in tutto lo stato. Generalmente, le regioni più fredde vicine alla costa sono più adatte a varietà di uva di clima fresco come il Pinot Nero e lo Chardonnay. Più all'interno – dove il clima è molto più caldo – alcuni dei vini rossi più famosi della California sono fatti da Cabernet Sauvignon. Il Zinfandel produce alcuni esempi eccezionali in tutto lo stato.