La Spinetta Piemontese tra Tradizione e Innovazione

Nel panorama enologico piemontese, poche cantine hanno saputo incarnare il perfetto equilibrio tra rispetto della tradizione e spinta innovativa come La Spinetta. Fondata nel cuore del Monferrato, questa cantina ha tracciato un percorso rivoluzionario che l'ha portata a diventare un punto di riferimento indiscusso per gli appassionati di vini di qualità.

Le Origini e l'Evoluzione in Piemonte
La storia de La Spinetta ha inizio nel 1977 a Castagnole Lanze, un piccolo borgo situato tra le colline del Monferrato astigiano. È qui che Giuseppe e Lidia Rivetti, insieme ai loro figli Carlo, Bruno, Giorgio e Giovanna, decisero di fondare una cantina che sarebbe diventata una delle realtà più influenti del panorama vinicolo piemontese.
Il nome stesso, "La Spinetta", trae origine da un crinale collinare ricoperto di spine e rovi, evocando la natura selvaggia e autentica di questo territorio. Ma ciò che rese da subito unica questa azienda fu la scelta coraggiosa di puntare tutto su un vitigno considerato all'epoca di secondaria importanza: il Moscato.
La Rivoluzione del Moscato d'Asti
Nel contesto enologico degli anni '70, il Moscato d'Asti era perlopiù relegato al ruolo di vino dolce da dessert, spesso prodotto con scarsa attenzione alla qualità. La famiglia Rivetti, guidata dalla visione innovativa di Giorgio, decise di sfidare questa percezione. Nel 1978 nacque così il primo cru di Moscato d'Asti della storia, il "Bricco Quaglia", vinificato da uve provenienti da un singolo vigneto. Il risultato fu un Moscato d'Asti di straordinaria complessità aromatica, freschezza e mineralità.
L'Espansione nelle Langhe
Il successo ottenuto con il Moscato d'Asti spinse la famiglia Rivetti a guardare oltre i confini del Monferrato. Nel 1989, La Spinetta compì un passo decisivo acquisendo terreni a Neive, nel cuore della zona del Barbaresco. L'approccio alla vinificazione del Barbaresco fu altrettanto innovativo quanto lo era stato per il Moscato. Giorgio Rivetti introdusse tecniche moderne, come l'uso di barrique francesi per l'affinamento, pur mantenendo un profondo rispetto per il vitigno e il territorio.
L'Avventura del Barolo
L'espansione territoriale de La Spinetta proseguì nel 2000 con l'acquisizione di vigneti a Grinzane Cavour, nel territorio del vino Barolo. Nel 2001 vide la luce il primo Barolo Campè, prodotto da uve Nebbiolo provenienti da un singolo cru situato a 300 metri slm. Questo vino, potente e al contempo elegante, si impose immediatamente all'attenzione della critica internazionale, completando la gamma dei grandi rossi piemontesi dell'azienda.
Il Pin: Un Vino Rivoluzionario
Parallelamente all'avventura nelle Langhe, La Spinetta continuò a innovare anche nel Monferrato. Nel 1989 nacque "Pin", un vino che rivoluzionò il concetto di Barbera d'Asti. Creato come omaggio al patriarca Giuseppe Rivetti (soprannominato Pin), questo vino rappresentò una delle prime sperimentazioni di blend tra Barbera (65%) e Nebbiolo (35%) in Piemonte.
Il Rinoceronte: Un Simbolo Iconico
Un elemento distintivo dell'identità de La Spinetta è il rinoceronte di Albrecht Dürer che campeggia su tutte le etichette dell'azienda. Il celebre disegno del 1515 rappresenta un animale che l'artista tedesco non aveva mai visto, realizzato basandosi solo su descrizioni e sulla propria immaginazione. Per Giorgio Rivetti, il rinoceronte simboleggia la forza e la determinazione necessarie per realizzare vini di grande personalità, ma anche la sensibilità e la capacità di immaginare qualcosa che non esiste ancora.

I Terroir Piemontesi tra Langhe e Monferrato
Gallina (Barbaresco)
Situato nel comune di Neive, a circa 280 metri sul livello del mare, il cru Gallina è uno dei più rinomati della denominazione Barbaresco. Il Barbaresco Gallina de La Spinetta si distingue per la sua eleganza e complessità aromatica, con note floreali di viola e rosa, frutta rossa matura e sottili sfumature speziate. Al palato mostra una struttura importante ma raffinata, con tannini setosi e un perfetto equilibrio tra freschezza e maturità.
Starderi (Barbaresco)
Il vigneto Starderi, sempre nel comune di Neive ma con esposizione sud e sud-est, occupa una collina più ripida, a un'altitudine compresa tra i 270 e i 300 metri. Le viti, alcune delle quali superano i 45 anni di età, beneficiano di una posizione favorevole che garantisce una maturazione ottimale delle uve anche nelle annate più difficili. Il Barbaresco Starderi è il più potente e austero dei tre cru di Barbaresco de La Spinetta, con aromi intensi di frutti di bosco, spezie scure e note balsamiche, sostenuti da una struttura tannica importante che garantisce un eccellente potenziale d'invecchiamento.
Valeirano (Barbaresco)
Situato nel comune di Treiso, a circa 330 metri di altitudine, Valeirano è il cru più alto e fresco tra quelli di proprietà de La Spinetta nella zona del Barbaresco. Il microclima più fresco si traduce in un Barbaresco di grande finezza aromatica, con note floreali più evidenti, sentori di piccoli frutti rossi e una spiccata componente minerale. Al palato si distingue per l'eleganza e la tensione acida, con tannini finissimi e un finale di grande persistenza.
Campè (Barolo)
Nel comune di Grinzane Cavour, si trova il vigneto Campè, acquisito da La Spinetta nel 2000. L'esposizione sud e sud-ovest garantisce una perfetta maturazione delle uve Nebbiolo, mentre le escursioni termiche significative tra giorno e notte preservano la freschezza e la complessità aromatica. Il Barolo Campè de La Spinetta si distingue per la sua straordinaria concentrazione e profondità, con aromi complessi di frutta matura, spezie orientali, tabacco e liquirizia, sostenuti da una struttura tannica possente ma raffinata.
Garretti (Barbaresco)
Acquisito più recentemente, il vigneto Garretti si trova nella zona di Neive, vicino a Starderi, a un'altitudine di circa 280 metri. La particolare conformazione del vigneto crea un microclima ideale per la maturazione del Nebbiolo. Il Barbaresco Garretti rappresenta una sintesi perfetta tra la potenza di Starderi e l'eleganza di Gallina, con un profilo aromatico complesso dominato da note di frutti rossi, spezie dolci e sottili sentori balsamici.

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