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Cantine del Notaio,Aglianico del Vulture Il Rogito 2022Bottiglia 750 ml
Caratteristiche
Vitigno
Aglianico
Anno
2022
Temperatura di servizio
16-18°C
Denominazione
Basilicata IGT
Alcool
13.5%
Descrizione vino
Il Rogito 2022 è un rosato di Aglianico prodotto da Cantine del Notaio a Rionero in Vulture, Basilicata. Ottenuto da uve Aglianico in purezza coltivate su suoli vulcanici, la vendemmia avviene nella prima decade di ottobre. La vinificazione prevede una breve macerazione di circa 1-2 giorni e fermentazione in acciaio inox, seguita da fermentazione malolattica e affinamento in carati o tonneaux di rovere francese di diversi passaggi, posti in grotte naturali di tufo vulcanico. Il vino si presenta con un colore rosa ciliegia intenso; al naso offre profumi di frutti rossi come ciliegia, lampone, mora, mirtillo e melograno, accompagnati da note floreali di rosa, violetta, ciclamino e vaniglia. Al palato è avvolgente, fresco e sapido, con un ingresso morbido e una notevole persistenza accompagnata da continui rimandi fruttati e floreali.
Produttore
Cantine del Notaio
Nel cuore della Basilicata, ai piedi dell’imponente vulcano spento del Vulture, sorge Cantine del Notaio, una realtà che ha saputo trasformare un sogno familiare in un modello di eccellenza enologica. Fondata nel 1998 da Gerardo Giuratrabocchetti, laureato in Agraria e discendente di una famiglia di viticoltori da generazioni, la cantina nasce dal desiderio di restituire prestigio all’Aglianico del Vulture, vitigno potente e austero, ma capace di una straordinaria eleganza. Il nome “del Notaio” è un omaggio alla memoria del padre, notaio di professione e vignaiolo per passione. I vigneti si trovano in una zona di rara bellezza, tra colline laviche e boschi secolari, dove il terreno vulcanico ricco di minerali e il microclima montano conferiscono profondità, complessità e longevità ai vini. La filosofia produttiva è fondata su un dialogo armonioso tra innovazione tecnologica e rispetto della tradizione contadina, con una cura meticolosa dei dettagli, dalla selezione manuale delle uve all'affinamento in grotte di tufo risalenti al Seicento, veri scrigni di silenzio e memoria. Ogni bottiglia è pensata come un'opera d’arte, emblema di uno stile distintivo e colto, capace di raccontare una terra dura e generosa con voce solenne e appassionata.
