Produttore
Domaine Stéphane Bernaudeau
Nel cuore dell’Anjou Noir, a Martigné-Briand, tra le terre scure e minerali dell’Aubance, sorge il piccolo e prezioso Domaine Stéphane Bernaudeau, uno dei nomi più enigmatici e ricercati della Loira contemporanea. Dopo aver lavorato al fianco di Mark Angéli presso La Ferme de la Sansonnière, Stéphane ha dato vita alla sua micro-tenuta nel 2000, portando con sé una filosofia radicalmente artigianale e una sensibilità quasi spirituale verso il vino e il suo territorio. La superficie vitata, estremamente ridotta (meno di 2 ettari), è coltivata esclusivamente a Chenin Blanc, su suoli di scisti neri, quarzo e ardesia, che conferiscono ai suoi vini una tensione tagliente, un’energia profonda e una vibrazione minerale unica. Il microclima oceanico dell’Anjou, con le sue brezze fresche e le piogge moderate, consente maturazioni lente, che esaltano la finezza aromatica e la capacità di invecchiamento del Chenin. Bernaudeau lavora i suoi filari con pratiche biodinamiche non certificate, utilizzando solo trattamenti naturali e lavorando a cavallo, in totale simbiosi con il ritmo della terra. In cantina, l’approccio è di un rigore assoluto: fermentazioni spontanee, nessuna chiarifica, nessuna filtrazione, affinamenti lunghi in barrique usate e un uso della solforosa pressoché nullo. Le sue cuvée – come Les Nourrissons o Coulée de la Plume – sono prodotte in quantità minuscole e ricercatissime dai collezionisti di tutto il mondo.